Dott.ssa Elena Cinelli

Psicologa esperta in terapie alternative


Home PageConoscere ElenaScrittriceCenni storici di PsicologiaI Disturbi più diffusiContatti e Consulenze Telefoniche

Volevo Guidare il Taxi

Il libro vero, quello che mi ha finalmente permesso di pubblicare qualcosa di mio, è iniziato per gioco.
Un giorno ho avuto improvvisamente l’idea di raccontare la mia quotidianità, la mia esperienza di persona non vedente che si scontra con le situazioni di ogni giorno.
Ho scelto di usare la forma personale del diario per provare ad instaurare un dialogo aperto e sincero con il lettore.
Desideravo offrire l’opportunità di immergersi almeno per un istante nel nostro mondo senza luce.
Un mondo che troppo spesso viene ignorato o rifuggito per paura di confrontarsi con esso.
Nel libro volevo parlare di tutto.
Cominciare dalle cose più banali, descrivere come vivevo le mie giornate, raccontare di me e dei miei affetti.
Mentre scrivevo gli eventi sono precipitati. Mi sono trovata ad affrontare un percorso molto doloroso che mi ha condotta verso esperienze di crescita delicate e importanti.
A poco a poco i miei vissuti e i ricordi che mi accompagnavano fin dall’infanzia si sono intrecciati con il racconto del presente.
Un anno molto difficile che ho deciso di riportare nel diario, sperando di poter inviare un messaggio di ottimismo e speranza a tutti coloro che si trovano a dover lottare per superare le tempeste della vita.
In quel periodo vivevo negli Stati Uniti e l’opera originale era stata scritta in inglese.
Sorprendentemente il libro suscitò subito un grande interesse da parte di alcune case editrici americane che mi proposero di suddividerlo in due parti. Il guadagno che mi offrivano era promettente, ma io miravo al contenuto e non approvai assolutamente l’idea di separare il manoscritto in due volumi.
Quando sono tornata in Italia ho tradotto l’opera nella mia lingua apportando alcune modifiche, e mi sono messa subito alla ricerca di un editore.
Certo la situazione in Italia dal punto di vista editoriale è disastrosa.
Non ci sono opportunità per i giovani scrittori e solo chi ha raggiunto una certa fama o conosce qualcuno del settore può avere qualche possibilità di entrare in questo mercato.
Oggi non rimpiango di aver rinunciato ai guadagni americani.
Sono molto felice di essere riuscita comunque a pubblicare il mio libro e devo ammettere con sorpresa di aver riscosso un successo inaspettato, anche se il compenso che ricevo dalle copie vendute mi permette di coprire a malapena le spese necessarie per promuoverlo.
Nonostante queste difficoltà, ho ottenuto quello che volevo: riuscire a far giungere il mio messaggio a chiunque lo voglia ascoltare.
Ancora oggi non posso fare a meno di commuovermi davanti alle bellissime lettere che ho ricevuto e continuo a ricevere dai miei lettori.
Sapere di aver potuto offrire un aiuto a molte persone attraverso il mio libro, mi riempie di gioia e le loro parole di apprezzamento rappresentano il regalo più bello di tutta questa esperienza.
Un regalo che supera qualunque forma di guadagno e giustifica tutti i sacrifici fatti per arrivare a questo punto.
Sono passati alcuni anni dal giorno della pubblicazione di “Volevo guidare il taxi”, e l’avventura continua.
C’è stata sicuramente un’evoluzione del mio stile letterario e della mia personalità.
Si matura, si vivono altre esperienze che ci fortano ad acquisire nuove prospettive della vita, ma il contenuto rimane e le emozioni non vengono meno, anzi l’entusiasmo si rafforza insieme alla voglia e alla speranza di continuare a credere nei propri sogni e, soprattutto, in un mondo migliore.

Volevo Guidare il Taxi,
immagine copertina, cielo blu e grattacielo sullo sfondo ed un taxi giallo che sfreccia per le strade di New York.
Video presentazione libro
Dove acquistare il libro